sabato 21 settembre 2013

Ehm..ehm..31 giorni...ehm..ehm.

Ehm..si lo so. E' esattamente un mese e un giorno che non aggiorno questo blog...diciamo che praticamente non lo aggiorno da quando ho lasciato l' Italia il 20 agosto 2013. Ehm..ehm mi vergogno un sacco si e vorrei scavare una buca e sotterrarmi ma...scusate gente ma ho proprio avuto un sacco da fare e non mai più avuto tempo di scrivere (non che ora ne abbia visto che sono appena tornata da un viaggio di 5 ore per Dallas e sono le 11,22 di sera e sto morendo di sonno...ma DOVEVO assolutamente aggiornare il mio blog!!) . Nei prossimi mesi mi cercherò di organizzarmi meglio..mmmh che vergognaaa!! Ok la smetto. Questo post sarà un SUPER post  perché riassumerà in breve tutto quello che mi è successo in un mese ...

lunedì 19 agosto 2013

-7 ore !!!

Oddio mancano solo 7 ore!!! Incomincio a sentire talmente tante emozioni che ...non so manco descriverle!! sono nell'albergo di Milano e dovrei dormire...ma so già che stanotte non ci riuscirò!!

-1. Pronta per il mio viaggio di 24 h!!

Oggi mi sono svegliata con una sensazione strana...stanotte è stata l'ultima notte che ho dormito nel mio letto ,nella mia casa di Verzuolo.
Ho fatto colazione con un muffin al cioccolato buonissimo che mia madre mi aveva comprato ieri e poi mi sono messa a scannerizzarmi le versioni di greco e latino delle vacanze che io farò durante l'anno.
Oggi pomeriggio partirò per Milano con mio padre,mia madre e mio fratello. Ci fermeremo a dormire in un hotel in "Città degli Studi" perchè domani mattina mi devo trovare alle 6 all'aereoporto di Milano Linate per incontrare un tizio dell'Aliservice che mi darà i biglietti. Dopo dovrò fare il check-in :spero  che la mia valigia rientri giusta nel peso e la bilancia dell'aereoporto non faccia brutti scherzi,di solito ti aggiunge sempre un kg o 2 non vi sembra?
Poi partirò con l'aereo delle 8 e arriverò alle 10,30 a Madrid,all'aereoporto di Barajas.
Qui dovrò aspettare 2 ore e mezza e all'una riparto con l'aereo che mi porterà fino a Dallas .
A Dallas arriverò alle 16,35 ora locale ( quindi vuol dire 7 ore meno che in Italia) e quindi ci ho impiegato 10 ore e mezza d'aereo. A Dallas dovrò fare l'IMMIGRATION :ho una paura terribile degli agenti della dogana! Spero che parlino piano e chiaro  e non nel loro solito americano stra accentato e veloce e spero di risponder loro bene perchè ho il terrore che mi portino in una stanzetta e mi riempano di domande non vedendomi convinta! Anche del metal detector ho paura: ho il terrore che quell'aggeggio si metta a suonare e...che vergogna e che paura!!Speriamo vada tutto bene.Dopo dovrò recuperare la mia valigia rossa che avevo imbarcato a Milano, la metterò su un altro rullo dopo aver fatto il check-in e alle 21,25 prenderò il volo domestico che arriva ad Odessa alle 22,30. E lì finalmente il mio viaggio incubo sarà finito!! All'aereoporto dovrebbero esserci Julie, Ben e il mio amico Billy ad aspettarmi! Ho calcolato che viaggerò per ben (2,30+2,30+10,30+5+1) 21 ore (scali compresi,che diavolo faccio in 21 ore?Leggerò le tragedie di greco del prossimo anno, guarderò film e scriverò sul blog penso! -.-" E tutto questo da sola spero. Già perchè mia madre vuole prenotarmi un hostess che mi accompagni per gli aereoporti ( posso averla visto che sono minorenne) perchè ha paura per me per questo viaggio così lungo. Io non la voglio ASSOLUTAMENTE: non voglio un hostess che mi scodinzola dietro!! E infatti ho protestato,urlato,pianto ma per ora non sono riuscita a smuoverli..:( spero solo che prenotando solo ora non ci siano più hostess disponibili...speriamo! Incrociamo le dita!!
Mi vestirò con jeans scuri,maglia della WEP (così spero che tutti i tizi dell'aereoporto e della dogana siano più clementi con me) e giacchetta di jeans. Sono prontissima e non vedo l'ora di partireee!!

domenica 18 agosto 2013

-2 giorni!!!

Oddio mancano solo più due giorni!! Sono tornata venerdì dal mare  e ho passato questi due giorni a riempire il mio bagaglio a mano e ingeniarmi con i miei su come trasportare i soldi e a ricotrollare che la mia valigia rossa avesse tutto dentro. Ora sono a buon punto: ho pesato il bagaglio a mano,cioè il mio trolley bianco , e pesa 6-7 kg ,poi ho uno zainetto marrone piccolo (che adoro e ho comprato da Terranova e non mi è costato quasi niente grazie ai saldi) da viaggiatrice figa (?) dove metto il computerino bianco così posso skyppare con i miei durante il viaggio e infine la mia enorme valigia rossa che pesa sui 21-22 kg. Ho salutato ieri i miei nonni materni che mi hanno dato della  matta e mia nonna sta complottando con mio nonno per dirottare l'aereo e sabotarmi il viaggio per non farmi partire. Mia nonna mi ha fatto una cena deliziosa: peperoni,vitel tunè,rotelline con panna,arrosto ,le sue inimitabili carote e poi semifreddo ai tre cioccolati ( comprato in pasticcieria) e io ho mangiato tutto prodigandomi in mille complimenti perchè sapevo che era l'ulitma volta che assaggiavo quelle bontà. Poi ci siamo messi tutti e tre a guardare la tele/piangere e mia nonna ha cominciato a dirmi che avrebbe corrotto la wep per non farmi partire. Oggi a pranzo dopo aver mangiato le delizie della mia nonna paterna( tajarin con sugo, zucchini impanati,pollo alla cacciatora e mattone) ho salutato anche lei e mio nonno. Poi le ho consegnato una lettera che le ho scritto e abbiamo pianto insieme. Dopo pranzo mi hanno salutato anche i miei cugini. E ora sono qua,pronta a partire. Emozionata più che mai. Ho appena finito di skyppare con la mia host family insieme alla mia famiglia: finalmente ho conosciuto anche il mio hdad ed è fantastico! Non vedo l'ora di incontrarli!

Scusatee ma sono una incasinata cronica!!

Volevo chiedere scusa a tutti i miei lettori per il caos con cui pubblico i post: non sono in ordine cronologico perché sono una incasinta cronica e quindi non sono in grado di andare in ordine ma me ne invento uno tutto mio :) La verità è che avevo deciso di iniziare il blog non appena avessi ricevuto la famiglia solo che alla fine lo ho creato tardi e quindi ora mi sto affannando a raccontare tutti gli avvenimenti precedenti per arrivare a oggi. Chiedo scusa per lo sforzo di neuroni che vi faccio fare ogni volta che dovete leggere il mio blog !

Farewell party:)

"Vedrai che alla fine i tuoi amici ti faranno una festa d'addio" mi disse quell'indovina della mia amica Sara. Ormai avrei dovuto crederle all'istante visto come mi aveva indovinato bene la questione della famiglia ma testarda come sono non le ho creduto.
E invece quella maga Sibilla aveva ragione. Di nuovo!
Sabato al mercato incontrai la mia amica di infanzia Alice che disse a mia madre:" Ehi Nadia! Avevamo intenzione di fare una festa d'addio per Arianna! va bene martedì?"
Io mi sono messa a saltare di gioia appena lo ho saputo:che bellooooooo!Finalmente anche io avrei avuto una festa d'addio!!!
Lunedì la mia carissima amica Rocìo mi invia un messaggio con scritto: "Vieni vestita un po'texana!"
O cavolo e che diavoolo mi metto? Ho subito pensato:così ho passato la notte del lunedì a pensare cosa avrei messo martedì! Alla fine martedì sera mi presentai alle 20 a casa di Alice con gonna blu con motivi country che avevo comprato proprio quel giorno da Camaieu, canottiera semplice bianca,stivali neri con stelle metallizzate (che ricordavano un sacco la bandiera americana) e cappello texano regalato da Sha! Quando aprii la porta vidi un enorme bandiera americana e subito mi vennero le lacrime agli occhi:erano stati davvero troppo dolci!!
C'ero solo io,Aly che si stava preparando in bagno e Rocks che per farmi compagnia si era anche vestita in stile country: camicia verde acqua e pantalonicini di jeans.
<<Aly perchè ci siamo solo noi?>>chiesi alla mia amica.
<<Perchè agli altri ho detto di venire alle 20,30. Solo a te alle 20 xk sapevo che saresti arrivata in ritardo!>>
La mia faccia è stata questa: -.-" . Mentre aspettavamo gli altri io e Ro e altre amiche siamo andate fino alla nostra scuola elementare per fare una specie di foto montaggio con una foto mia e di Ro scattata durante il primo giorno di scuola delle elementari. E' stato difficilissimo cercare di rifarla uguale: io avevo un 'espressione imbronciata e Ro era tipo strabica perchè guardava strano da una parte e poi avevamo i grembiuli neri di scuola e non ce li siamo potuti procurare.
Cmq dopo mille foto e risate siamo ritornate da Alice erano arrivati tutti: Marco, Brundin,Fabio, Giulia ,Beatrice e Chiara. Ci siamo seduti tutti intorno al tavolo e abbiamo mangiato la pizza chiaccherando e ridendo e poi i biscotti fatti apposta per me dalla mamma di Marco: è stato un pensiero davvero dolce!! Poi io e Ro abbiamo continuato a chiaccherare al tavolo :lei mi stava raccontando un film dell'orrore terribile che lei aveva visto (L'orfanatrofio) e io stavo morendo di paura quando all'improvviso Brundin e Marco hanno spento la luce e poi si sono avvicinati silenziosamente e mi hanno toccato la spalla. Vi giuro che ho rischiato di prendere un infarto :)
Ripresa dallo spavento Ro mi ha consegnato una lettera dolcissima che mi ha scritto per la mia partenza e che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Lo ho letta davanti a tutti e poi ci siamo abbracciate forte forte <3 <3
Alla fine Marco e Brundin mi hanno scortato a casa come due bodyguards!!
E' stata una festa fantastica: semplice ma vera!





martedì 13 agosto 2013

"Le persone che ti vogliono veramente bene ti verrano a salutare"

Mi ricordo che da quando capimmo che il prossimo anno saremmo state in 3 della nostra classe a fare l'anno all'estero decidemmo di fare una festa d'addio tutte insieme con i nostri compagni di scuola.
Sono orgogliosa di dire che una delle due compagne di classe che quest'anno va all'estero la ho contagiata io: quando parlo del mio anno all'estero ho gli occhi che brillano di felicità e sono così entusiasta che alla fine ho fatto venire anche a lei voglia di partire. Questa mia compagna si chiama Maria Chiara e ora si trova da un mese e mezzo in Costa Rica con Intercultura ed è contenta della sua scelta. L'altra mia compagna Exchange si chiama Sara (che però noi chiamiamo Cedro perchè di cognome fa Cedrani )e quest'anno va in Germania anche lei con Intercultura. Finita la scuola contattai i miei compagni e proposi loro vari giorni per fare il nostro farewell party ma uno aveva un impegno di là, l'altro non poteva e alla fine decisi di fare un giovedì pomeriggio al parco Graneris di Savigliano ma il giorno prima mi diedero buca quasi tutti e così restammo solo in 5 tra cui noi 3 che partivamo. Ero così delusa e arrabbiata con i miei compagni perché CAVOLO, partivo per 1 anno, non mi avrebbero più visto per un anno non per un  mese! E io sicuramente se qualcuno di loro fosse partito come me sarei andato a salutarlo e gli avrei fatto una festa. Devo dire che ero anche molto invidiosa : sui gruppi degli Exchange students leggevo che a molti gli amici organizzavano splendide feste d'addio (addirittura a sorpresa) con cartelloni e video strappalacrime e a me...niente.
Sara, la mia compagna che va in Germania, il giorno in cui tutti i nostri compagni ci diedero buca e io le scrissi delusa,triste e arrabbiata dicendo che era meglio così,tanto avrei trovato un classe migliore in America (se state leggendo il mio blog cari compagni di classe sentitevi pure in colpa...no scherzo dai!) lei mi disse: "Le persone che ti vogliono veramente bene ti verranno a salutare alla fine".
Non ci credevo molto. Poi alla fine con Mara e Bea, due mie migliori amiche, sono uscita una sera a Saluzzo: abbiamo preso il gelato,ci siamo fatte un giro e poi ci siamo sedute ai tavolini di un bar chiuso. Lì abbiamo fatto foto sceme e chiaccherato e poi Mara mi ha consegnato un pacchetto arancione e mi ha fatto promettere che lo avrei aperto solo sull'aereo. Credo che piangerò quando lo aprirò!

giovedì 8 agosto 2013

Visto/Visa ottenuto!

L'11 luglio dopo aver passato una fantastica settimana in crociera per le Isole greche sono andata al consolato americano di Milano a fare il visto. Ero molto indecisa la sera prima sull'abbigliamento da tenere in consolato: i pantaloncini corti erano troppo scandalosi?! Camicia era troppo formale? Alla fine ho optato per jeans lunghi,canottierina bianca e camicia azzurra lasciata aperta. Mi sono svegliata alle 5 per prendere il treno e lì ho mi sono incontrato con un'altra Exchange di Cuneo, Carlotta, che andava anche lei quel giorno al consolato per ottenere il visto accompagnata da un amico.
Dopo circa 4 ore di treno arrivammo nella stazione di Milano centrale alle 9,30 . Ci fermammo in un bar a fare colazione e poi grazie all'utilissimo iphone di Carlotta riuscimmo a raggiungere il consolato in tempo per il nostro appuntamento che era alle 10,30. Il consolato era un alto edificio grigio con delle enormi bandiere americane che svolazzavano ai lati. C'era un posto di blocco con militari e tutto e una lunga coda che sviluppava per tutto il lato maggiore dell'edificio.
 <<Oddio!Dobbiamo fare tutta quella coda?>> chiesi a Carlotta.
<<Si,penso!>> rispose lei mettendosi in fila . Ci avremo messo secoli O.o
 A lato della coda riconoscemmo alcuni Exchange della WEP e proprio in quel momento mi sentii chiamare da Chiara, una Exchange che conoscevo anche prima grazie a un'amica comune e che sarebbe finita in Michigan.
<<Ciao Ary!>>
<<Ciao Chiara!Come va? Ma è questa la coda?>> chiesi indicando le persone in fila alla mia destra.
<<No no noi della WEP ne abbiamo una a parte!>> così scoprimmo che noi della WEP avevano una coda a parte (che VIP!) e così sollevate ci mettemmo in coda con loro. Lì incontrai alcune ragazze che avevo conosciuto al seminario di preparazione a Voghera che avevano ottenuto il placement e che sarebbero finite in California. Poi conobbi anche delle ragazze nuove che andavano nello stato di Washington. Entrammo in gruppi di 5 e mi ritrovai con una ragazza che andava nello stato di Washington, un ragazzo senza placement e una che andava in Alabama. Passammo attraverso i raggi x che ci esaminarono da testa a piedi e poi prendemmo un ascensore che ci portò fino al terzo piano dove una signora ci diede dei documenti,ce ne fece firmare altri e poi ci spedì in una stanzetta bianca con tante sedie nere a prendere le impronte digitali e a fare il colloquio con il console che fu una vera passeggiata: il console,anzi LA console era una signora con i capelli scuri e gli occhi chiari seduta dietro un vetro che ci chiese in italiano ( ci facevano andare 2 per volta) dove andavamo e perché. FINE.  E io che mi ero scritta il giorno prima un discorsone su un foglio in inglese temendo di fare scena muta! L'intero appuntamento durò non più di 15 minuti e lasciammo lì il passaporto ( anche se mia madre mi aveva assolutamente ordinato di NON lasciare assolutamente nessun documento lì e SOPRATUTTO non il passaporto, ma sinceramente temevo più i militari in divisa che mia madre infuriata a casa) e ci dissero che che ce lo avrebbero riconsegnato dopo qualche giorno e che la WEP sarebbe poi passata a ritirarli . Uscita dal consolato tirai un luuungo sospiro di sollievo: fuori trovai Carlotta,l'amico e conobbi due ragazzi di Torino simpaticissimi con cui legai subito e un'altra ragazza anche lei Torinese con cui parlai molto delle nostre host family.Lei andava in Colorado e come me era capitata in una famiglia composta solo da madre e padre :insieme parlammo dei vantaggi della nostra situazione e alla fine della chiacchierata mi sentii più tranquilla. Il nostro nuovo gruppetto appena formato  decise di andare come perfetti turisti  a vedere il Duomo di Milano e poi facemmo un giro per le vie dello shopping  con me come guida (che in realtà non mi oriento per niente a Milano ma ero quella messa meglio). Dopo andammo fino in stazione ,durante il tragitto Carlotta ci fece degli indovinelli tortura -neuroni e quando finalmente raggiungemmo la stazione avevo il cervello fuso. Mangiammo pranzo da Mc Donalds e dopo ci dividemmo. Carlotta  e l'amico rimasero ancora a Milano perché dovevano incontrare una cugina mentre io e i due ragazzi torinesi prendemmo il treno. Furono le 2 ore di treno più divertenti che io abbia mai passato: i ragazzi si chiamavano Giacomo e Riccardo che però si faceva chiamare "Rich" ma che io soprannominai "Cucciolo" perché con quei riccioli scuri,gli occhiali e i grandi occhioni marroni faceva davvero tenerezza. Durante il viaggio parlammo di tutto ma soprattutto ridemmo un sacco. Giacomo era finito in un paesino minuscolo e sperduto del Michigan e visto che aveva sfottuto per tutto il tempo il paesino dove abito io,Verzuolo ,(questo è proprio un vizio dei torinesi, il mio migliore amico di Torino è uguale. Mi sfotte sempre perché io abito in un paesino minuscolo dove non c'è niente e c'è solo un binario del treno alla stazione.) lo ho preso in giro un po' per il paesino dove è capitato.
<<Questa sì che è giustizia: io ho vissuto in un paesino sperduto per 17 anni e tu stai per 6 mesi. Tiè!>>
Poi ci siamo messi a discutere su quali tipi attirassero le ragazze: Giacomo incarnava il tipo play-boy
 e Rich il tipo "cucciolo"... Quante scemenze abbiamo detto!
All'arrivo a Torino ci siamo separati perché loro erano arrivati mentre io dovevo ancora prendere un altro treno di un ora e un quarto per arrivare a Verzuolo.
<<Ci vediamo!>> dissi ai miei nuovi amici. E Jack replicò:<<Sarà più probabile che ci sentiamo!>>.
Una settimana e mezza a dopo mio padre mi telefonò da casa (io ero al mare) che mi era arrivato il Visto: fantastico! Usa sto arrivando!

-12 . Crisi. Avuta. Passata e Superata

E' da giorni ormai che faccio il conto alla rovescia per la mia partenza per gli Usa:-12 .
Di solito sono sempre stata tranquilla e impaziente di partire e non capivo come mai così tanti exchanges fossero così agitati e ansiosi, ma ora li capisco. Io sono fatta così:mi rendo veramente conto delle cose solo quando è troppo tardi. Mi ricordo ancora che quando l'estate scorsa mi trovavo 3 giorni a NEW YORK, LA CITTA' DEI MIEI SOGNI,LA PIU' SENSAZIONE CITTA' D'AMERICA sull'Empire o a Times Square o sulla statua della Libertà non me ne rendevo completamente conto. Non ero completamente cosciente di essere davvero lì, in AMERICA,nel paese dei miei sogni. Solo quando sono tornata a casa mi sono resa conto di quanto fossi fortunata.
Ora per fortuna me ne sto rendendo conto ora, 12 giorni prima della partenza, cosa vuol dire davvero quet'esperienza. Non vuol dire solo cambio di cultura,vedute,luogo, nuova vita,nuova scuola,nuova casa,nuova famiglia, divertimento,felicità e spensieratezza...ma vuol dire anche lasciare chi ami qua a casa .Vuol dire anche lasciare la mia famiglia: mio fratello a cui voglio un bene dell'anima e a cui sono legatissimo. Mia sorella che anche se non lo facciamo molto vedere invece ci vogliamo bene. Mio padre e mia madre che mi hanno dato questa straordinaria possibilità . I miei nonni che sono tra le persone che amo di più al mondo. Lascio tutte queste persone qua e so che soffrono un po'. Mia madre non me lo ha mai dato a vedere ,perché quando parla di questa mia esperienza, è sempre rigida e composta ma soffre. Stasera eravamo tutti un po' tristi, io non ero neanche uscita perché avevo,anzi ho la nausea. Continuavo a fissare seduta al tavolo della cucina mia madre che guardava il suo riflesso nello specchio con sguardo triste,vuoto e perso. Allora tutta la tensione,la tristezza e la paura che provavo in quel momento scoppiarono in un fiume di lacrime e mi inginocchiai ai suoi piedi abbracciandola. Non so per quanto restammo lì, abbracciate l'una all'altra. Poi lei mi chiese: <<Perché piangi?Non vuoi più partire?>>. Devo dire che quell'idea non mi era neanche passata per la testa.
<<Perché so che mi mancherai>>risposi e ci abbracciammo ancora più strette.
Anche mio fratello scoppiò in lacrime al vederci . Allora mi alzai e abbracciai forte anche lui . E a un certo punto quando lui alzò lo sguardo e mi guardò con infinita tristezza con i suoi bei occhi azzurri colmi di lacrime e mi disse:<<Resta con noi.>> che la mia convinzione di partire vacillò.
Non avevo mai pensato che lui ci soffrisse così tanto . Non me lo aveva mai detto.
Poi ci sedemmo tutti e tre al tavolo della cucina e cominciammo a parlare seriamente della mia esperienza. Io dissi loro tutti i motivi per cui VOGLIO partire :
1. E' sempre stato il mio sogno,sin da quando ero piccola. Ho sempre voluto studiare in una high school americana con le cheerleader e i giocatori di football,avere un armadietto e trovarmi un bel principe azzurro per il Prom. Quindi è un sogno,Il Sogno che si realizza.
2. E' una sfida per me stessa. Riuscire ad ambientarmi,a  cavarmela un anno da sola.
3. E' una rivoluzione interiore. E' imparare a guardare il mondo con nuovi occhi.
4.E' uno cambio. Cambio di vita, di famiglia, di abitudine,di cultura, di scuola.
5. E' un open-mind experience. Ti aiuta ad ampliare i tuoi orizzonti, a conoscere nuove culture,pensieri, nuova gente.
6. Ti fa crescere. Ti fa imparare ad arrangiarti da solo. A essere più indipendente.
7. Ti forma. Incide profondamente nella tua anima,nel tuo cuore,nella tua mente.
8. E' un immersione completa nell'American life. Vivi come una teenager americana: impari veramente cosa vuol dire essere "American"
9. Impari l'inglese benissimo :)
e....molte altre! E poi ho concluso dicendo: " Se dovessi scegliere la risceglierei altre mille volte, sono contentissima e sono ASSOLUTAMENTE sicura che andrà benissimo. Di vita ne ho solo una e questa è un'esperienza che non avrei assolutamente voluto perdermi".
Ora sto meglio,molto meglio. Sono ancora più sicura e convinta di partire.
Credo che mi abbia fatto bene avere questa crisi perché ha rinsaldato ancora di più la mia convinzione che la scelta di fare un Exchange year è la migliore della mia vita.

lunedì 5 agosto 2013

Famiglia ospitante americana= volatilizzata la mia voglia di studiare!

Da quando ho cominciato a sentirmi con la mia host mum  e i miei amici americani sono stata quasi tutti i pomeriggi e le sere a chattare con loro e non ho più aperto un libro. Erano gli ultimi giorni di scuola ma non per questo avevo meno da studiare,anzi! Quest'anno i prof ci hanno tartassato fino all'ultimo : tutti i pomeriggi avevo sempre un sacco da studiare ma da quando avevo ricevuto il placement ormai la mia testa era già in Texas e non avevo proprio voglia di stare sui libri:)
Mi ricordo che per interi pomeriggi stavo seduta alla scrivania con il libro aperto davanti agli occhi  che però fissavano lo schermo del pc che tenevo sulle ginocchia ...:)

Desare,my basketball friend!

L'altra cara amica che mi sono fatta ancora prima di partire si chiama Desare e abita a Midland,la città attaccata ad Odessa. E' di colore e gioca molto bene a basket! Mi ricordo che le ho inviato io per prima l'amicizia e le ho scritto poi un messaggio su fb per presentarmi . Da lì abbiamo iniziato a chattare spesso e siamo diventate amiche. Con lei e Billy abbiamo già organizzato un' uscita shopping sfrenato appena arrivo! E' adorabile <3 Una volta ci siamo anche sentire su skype solo che il mio audio non funzionava bene, lei si stava facendo le treccine e c'era il phon di sottofondo e in più parlava velocissimo quindi abbiamo parlato poco e io ci ho capito poco niente. Ero da mia nonna (xk anche li ce wifi gratis!Si lo so sono una frega-wifi provetta!) e mia madre continuava a sgridarmi che stavo spendendo soldi a chiamare l'America e io continuavo a ripeterle che si chiama skype ed è gratis xk sfrutta Internet ma lei non capiva. Così audio pessimo/inesistente+phon di sottofondo+ parlata velocissima di Desare+ mia nonna che mi sgridava= non ci capivo un tubo.
Alla fine ci siamo arrese e abbiamo chiuso. Ci siamo poi richiamati circa una settimana fa ( a sua richiesta) mentre io mi trovavo al mare ,a Loano , e potevo sfruttare il wifi gratis del budello. Devo dire che ero parecchio terrorizzata che sarebbe andata male come la prima chiamata e... invece fu una delle più belle e lunghe chiacchierate che io abbia mai fatto! L'audio era perfetto e non so sono che ho già più orecchio per l'inglese o è lei che ha avuto pietà di me e si è decisa a parlare più piano ma...capivo il 90% delle cose!! Per la maggior parte del tempo parlai io di tutte le cose che mi passavano per la testa e lei mi ascoltava paziente e poi parlava un po' lei. Penso di aver detto un sacco di scemenze ma ho scoperto che quando parlo inglese sono molto più chiacchierona di quando parlo italiano O.o Questo è strano. Abbiamo parlato un po' della nostra "Shopping trip" che è un MUST che faremo nei primi giorni che sarò lì,prima dell'inizio della scuola. Verrà anche Billy con noi e non vedo l'ora di fare shopping in America,anche perché devo assolutamente trovare qualcosa da mettermi per il primo giorno di scuola!! :) Visto che farò già shopping nei primi giorni sono anche più tranquilla nel fare la valigia: non porto tanta roba perché tanto so che comprerò là una montagna di roba. Vorrei tanto andare da Macy's, Abercrombie & Fitch, Hollister e Forever21 :)
Io e Desare abbiamo poi anche parlato dei PROM e ho scoperto che ogni scuola ha il suo "prom" e Desare mi ha detto che sono in serate diverse e che quindi volendo si può andare a più prom:) Appena lo ho sentito mi si sono illuminati gli occhi e le ho detto:"Siii!!Allora andiamo a tutti i Prom di tutte le scuole del Texas!" Lei all'inizio mi ha guardato un po' male poi però è scoppiata in una fragorosa risata e ci siamo messe a ridere tutte e due. Io ero seria,però!

mercoledì 31 luglio 2013

Promessa mantenuta: Billy , my first American friend!

Devo dire che la mia host mum non ha perso tempo a cercarmi nuovi amici e appena ha saputo che AMAVO recitare ha scritto sulla bacheca di un certo Billy B.  presentandomelo come l'attore principale della playhouse della mia città e scrivendogli: Hey Arianna Avalle want to act in the playhouse! Così questo Billy mi ha scritto un messaggio su fb dicendo che non vedeva l'ora di incontrarmi e che mi avrebbe tenuta informata per le audizioni. Nel leggere la parola "audizioni" mi è venuto un mezzo infarto...ehm ....ehm "davvero devo fare delle audizioni?" e da quel primo messaggio abbiamo cominciato a parlare di tutto! Inizialmente io pensavo che questo Billy avesse 50 anni xk come immagine del profilo aveva il suo nome ma poi sono andata a vedermi le foto e..wow! Ho scoperto ( e poi dopo glielo ho chiesto) che ha 18 anni e ha fatto da poco la graduation nella stessa scuola dove andrò io. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a scriverci tutti i giorni parlando di tutto: dai viaggi in giro per il mondo, al teatro ( nostro argomento principale visto che siamo tutti e due appassionati), al Texas, alla scuola...
Mi raccontò che gli sarebbe piaciuto un sacco visitare l'Europa e l'Italia e io lo ho invitato a venire a trovarmi quando sarò poi tornata! Poi abbiamo parlato molto del suo teatro e ho scoperto (non da lui xk lui è abbastanza modesto ma dalla mia host mum)che lui è il migliore attore di Odessa e che partecipa a un sacco di shows e spettacoli. Non credo che sia umano questo ragazzo perché un giorno mi ha detto: I can cook,sing, play the piano, act , make crafty things ...e un paio di altre staordinarie attività . OMG! Ho pensato e mi sono sentita tanto imbranata ed incapace  e poi abbiamo parlato dello spettacolo di quest'anno: sarà un musical sul cartone "La Sirenetta" . Appeno lo ho saputo gli avrei voluto scrivere: Allora prendimi nella tua compagnia teatrale,se volete posso fare il pesce! LOL
Siamo diventati molto amici e lui mi ha promesso che mi porterà in giro con il suo pick-up ( che io adoroooo), andremo insieme al DRIVIN ' e  andremo a fare colazione da Starbucks . Un giorno poi mi ha detto una cosa sconvolgente: stavamo parlando del mare visto che io mi trovavo nel mio appartamento al mare e lui mi ha detto che non ha MAI visto il mare . "Oddio,ma come è possibile?" e ho cominciato a insultarlo amorevolmente dicendo che si è perso una delle cose più belle al mondo. Allora  gli ho detto che lo avrei portato a vedere il mare e abbiamo deciso che se Julie ci da il permesso io, lui e il suo pick-up ce ne andiamo al mare. Mi ricordo poi in particolare una conversazione molto divertente che abbiamo avuto io e lei: io ero a Saluzzo e aveva da poco finito di piovere per l'ennesima volta; era da una settimana che non faceva altro che piovere tutti i giorni ed io ero stufa: avevo voglia di caldo e di estate!Il cielo era ancora nuvoloso   e così visto che a Saluzzo posso usare il wifi gratis gli ho chiesto che tempo c'era da lui e Billy mi ha risposto che faceva un caldo assurdo e che c'era un sole che spaccava le pietre. Allora io gli ho detto: Non  giusto ,voglio io il sole! E lui mi fa: Ok, lo metto nel mio zaino e vengo da te in Italia a portarti il sole!Ma tu dammi un po' di pioggia <3 . Non è dolcissimo? Poi per una settimana non gli ho potuto scrivere perché andavo in crociera sulle isole greche e sulla nave non c'era Internet ( in realtà c'era a 12 euro ogni mezz'ora e non mi sembrava però proprio il caso) così la sera prima di partire ho scritto a lui e alla mia host mum una lunga mail di saluto. Julie mi ha risposto e lui no. Torno dalla fantastica crociera e noto che finalmente mi ha risposto ma quel giorno in cui lessi il suo messaggio non avevo tempo di rispondere così non gli risposi. Nei giorni successivi mi dimenticai e così dopo qualche giorno mi ritrovai un messaggio di Billy che disperato mi chiedeva: sei arrabbiata che non ti ho risposto per una settimana? scusa ma sono stato molto impegnato. Rispondimi perché adoro parlare con te e non vedo l'ora di chattare !!<3 <3 che caro! Secondo me io e lui diventeremo grandi amici e non vedo l'ora di scendere dall'aereo e trovarlo che mi aspetta,impaziente di  incontrarmi, all'aereoporto !

mercoledì 24 luglio 2013

Una mamma per amica!

La prima volta che abbiamo skyppato (cioè il giorno dopo che io ho ricevuto la famiglia) siamo state a parlare per quasi due ore e se mia madre non ci avesse fermato sicuramente saremmo sicuramente andate a avanti a chiaccherare per chissà quanto! La prima cosa che notai fu che io e lei eravamo quasi due goccie d'acqua: capelli castani, coda dallo stesso lato e occhi verdi!! Mi ricordo che c'era anche la mia famiglia italiana attorno e che scherzava e rideva e mi mettevano in testa il cappello da texana  con la bandiera Italiana che la mia migliore amica Sha mi aveva fatto trovare sul banco qualche giorno prima!Julie parlava piano all'inizio e quindi la capivo benissimo...poverina le facevo un sacco di domande,tanto che ad un certo punto quando eccezionalmente io ero zitta xk avevo finito le domande mi disse: <<Do you have any other questions?>> e iniziò a ridere. Mi fece vedere tutta la casa tramite il computer e io le parlai di tutto quello che mi passava per la testa: parlavo,parlavo,parlavo con una tale facilità e naturalezza che mi sembrò di aver sempre parlato con lei in inglese. Da quel giorno ho scoperto di essere più loquace quando parlo in inglese che in italiano.
Mi trovavo benissimo a parlare con lei: mi capiva, mi ascoltava e rideva...mamma mia se ridiamo insieme!A fine conversazione avevo un mal di pancia per il gran ridere.
Per me Julie sta diventando non solo una madre ma anche un'amica e  una confidente: ogni giorno le racconto che succedde, le confido le mie preoccupazioni, i miei problemi e le svelo anche i miei segreti amorosi! Sento davvero un forte legame con lei e mi sa che presto io e lei diventeremo proprio come Rory e Lorelai in "Una mamma per amica (Gilmore girls)": unite e inseparabili!
Sono due gocce d'acqua:propio come Julie ed Io!
 Cappello texano e risate: proprio noi due!

1.48 € in tasca e felicità a mille!

In quel momento sinceramente non mi importava niente di dovermi fare 3 km, con un caldo afoso e lo zaino di scuola che pesava 3 kg sulle spalle ,a piedi per tornare a casa perchè avevo la famigliaaaaaaaaaa!!
Dopo circa un'ora e mezza di cammino che trascorsi a  messaggiare con un sorriso idiota stampato sulla faccia,  con i miei amici  che si felicitavano per me arrivai a casa e incominciai a leggere avidamente l"Host Family Details!"
La famiglia sembrava davvero stupenda: Ben (34 anni) e Julie (29) M.  Vivono ad Odessa (150.000 abitanti, a 5 ore da Dallas..questo è il link di Wikipedia da cui ho preso tutte le infohttp://en.wikipedia.org/wiki/Odessa_(TX):). Lui è un pompiere e lei è un tutor scolastico. Hanno due cani neri tenerissimi e vivono in una casa ad  un piano,tipica americana.
La mia camera è  spaziosa, con i muri azzurri ,dei bei quadri ( uno con due ballerini di tango e l'altro con New York...la città che più amo in assoluto) e un grande letto blu e poi avevo un fantastico bagno decorato con pesciolini multicolore...bellissimooooo!!
I loro hobbies sono correre,guardare films, la chiesa ,baseball e viaggiare <3
Ero così entusiasta di avere una famiglia così!
Aprii Facebook e subito notai che la mia host mum mi aveva chiesto l'amicizia: così le scrissi la primo messaggio ringraziandola di avermi scelto e chiedendola se avrebbe ospitato con me qualcun altro. Lei mi rispose di no. Devo dire che all'inizio ero molto preoccupata di non avere nella mia famiglia qualche brothers o sisters perché mi sarebbe piaciuto tantissimo : mi avrebbero portato in giro, mi avrebbero presentato i loro amici e saremmo andati insieme a scuola! ma subito la mia host mum mi ha tranquillizzato dicendomi:" so che volevi avere dei fratelli/sorelle della tuà età ma non ti preoccupare sarai sempre circondata da fantastici ragazzi della tua età" e devo dire che non si è mai rimangiata la promessa perché già ora,che non sono ancora partita, ho già due meravigliosi amici: Billy (18) e Desare(17) che non vedono l'ora di incontrarmi.
Con Julie ho subito instaurato un bellissimo rapporto: dal 3 giugno ci scriviamo tutti i giorni su fb e ci siamo già chiamate parecchie volte su skype!

sabato 20 luglio 2013

Ho la famiglia!


<<E la famiglia?>> chiesi con voce speranzosa e il cuore che mi martellava nel petto.
<< Sono una coppia giovanissima, lei 29 e lui 34, lui è un pompiere!>> e da dietro sentivo mio fratello che urlava: <<Vai in Alaska! hai i canilupo!>> e mia madre borbottava:<< Alby stai zitto!>>
<<E' una famiglia meravigliosa attivissima, viaggiano molto! Sono molto impegnati nella chiesa locale e...>>
Ormai non sentivo più niente: la mia testa era già partita per il Texas.
Appena chiusi la telefonato con mia madre non riuscii più a trattenermi: mi misi a saltare di gioia per tutti i corridoi della scuola. Cominciai a correre come una matta, a ridere,urlare e ...poi mi ricordai che mi trovavo ancora a scuola ops....Il cielo fuori era grigio e nuvoloso ma dentro mi sentivo illuminata da un sole di felicità. Non mi importava un tubo se il mio insegnante di teatro ora stava ascoltando gli altri provare: dovevo assolutamente dirglielo! Così spalancai la porta con un sorriso a trentadue denti e annunciai: <<Mi hanno appena detto la famiglia: vado in Texas!!>> e tutti incominciarono ad applaudire e io ero così felice che mi sembrava di scoppiare di gioia! Si congratulò con me anche la mia compagna di classe Sara ,anche lei un exchange student ,che sarebbe andata un anno in Germania ma non sapeva ancora la famiglia.
Uscii dalla classe volando! Rientrai nella mia classe e feci la cartella: dovevo prendere il pullman e tornare subito a casa a vedere le info sulla famiglia! Nell'uscire dalla scuola incontrai le bidelle e lo dissi anche a loro: cavolo non ce la facevo proprio a starmene zitta.
Andai alla stazione e presi il pullman e nel tragitto (visto che ero a dir poco euforicaaa!) informai della notizia tutta la rubrica del mio telefono. Con il pullman scesi a Saluzzo e ne avrei dovuto prendere un altro per arrivare a Verzuolo solo che...ehm non avevo abbastanza soldi! Che sfiga:avevo 1 euro e 48 e mi mancavano 2 cent...un

venerdì 28 giugno 2013

IL Grande Giorno

Devo ammettere che anche io avevo la sensazione che  in quei giorni mi sarebbe arrivata la famiglia!
Il 3 giugno era un giorno come tanti altri...era un lunedì. Mi ricordo che ero partita da casa con mio padre in macchina come tutti i giorni anche se avrei potuto tranquillamente entrare un 'ora dopo perchè il giorno prima eravamo rientrati da Taizè con la scuola e quindi avevamo l'autorizzazione, però ero lo stesso partita all'orario solito perchè dovevo incontrarmi con alcune mie compagne Elisa, Ilaria, Carlotta, Sara, Maria Chiara e Elena che come me erano andate a Taizè. Avevamo organizzato di fare colazione fuori perchè ormai la scuola era quasi finita e il profumo dell'estate era già nell'aria. Perciò facemmo colazione tranquille e entrammo un' ora dopo. Mi ricordo che la prof era leggermente alterata perchè :a. noi eravamo entrate un 'ora dopo (anche se eravamo autorizzate!) b. una mia compagna di classe che doveva recuperare un compito in classe non c'era.
Che noiaaa! continuavo a pensare durante la lezione. Ero così annoiata che non facevo nulla per mascherarlo e non prendevo nemmeno appunti ; c'era una mia compagna di classe che, animata da amore sincero (la ammiro per questo!) per Dante aveva proposto alla prof di fare lei da prof per una volta e così ci stava spiegando il XVI canto dell'Inferno. Nonostante la sua bravura e il suo ardore a spiegare nessuno poverina la stava a sentire anche perchè tutti credevano che la prof di Italiano non ci avrebbe più interrogato. Mi ricordo che mi venne un colpo quando la prof a fine lezione disse: << Bene, venerdì faccio domande sul canto che ha spiegato Roberta, sul XXXIII e sulle due poesie di Petrarca>> " O cavolo! Sono nei casini! pensai e diventai ancora più triste e svogliata di quanto lo fossi prima.  Un breve giro per i corridoi nell'intervallo e poi in di nuovo in classe per la lezione di matematica. Non mi ricordo bene che cosa successe in quell'ora....mmh a quanto pare non ero molto attenta neache in quel momento! Oh si si ora ricordo...abbiamo fissato l'ultima verifica di matematica, il 7 giugno perchè il giorno in cui in teoria avremmo dovuto fare il compito in classe il prof era malato...e così dovevamo farci la verifica di mate il 7 quando ormai il cervello è già andato in vacanza e il prof lo sapeva benissimo perciò ci aveva dato la facoltà di accettare o no il voto che avremo preso. "Bene...posso mettere il mio cervello in modalità off.." pensai. Dopo Matematica ci furono 2 ore di Greco e Latino che non mi ricordo minimamente ...
Alle 12.50 suonò la campanella ma quasi tutta la mia classe restò nell'aula perchè subito dopo avevamo teatro. Dopo un quarto d'ora arrivò Giuse, il mio insegnante di teatro e incominciammo a provare le varie scene dello spettacolo di quest'anno: si chiama UN CUCCHIAIO DI VETRO e vuole essere una sorta di sveglia per ricordare alla gente quelle guerre che sono rimaste e rimangono dimenticate. Ci dividemmo in scene di movimento che uscirono a provare nei corridoi e recitati che restarono in aula. Io restai in aula anche se avevo una scena di movimento da provare: il tango argentino . E' una scena bellissima questa del tango: noi ballerine siamo mogli,sorelle e fidanzate di mariti,fratelli e fidanzati che sono "desasparesidos" e come consolazione al nostro dolore ci uniamo nella danza del tango. Molto profondo come significato.
Comunque quel giorno mi sembra che prima provai un pochino di tango e poi andai in aula a sentire i recitati e a farmi sentire recitare. Dopo un'ora circa finalmente toccò a me: il mio pezzo era su una ragazzina che durante la guerra rivive la distruzione della sua casa a causa di una bomba per mezzo del volo di una farfalla. Mi ricordo che appena iniziai a recitare cominciò a vibrare il mio cell sulla cattedra dove era seduto Giuse e lui allora mi interrupe e con voce divertita lesse il nome che appariva sullo schermo illuminato: Mamacito mio <3 . "Mamacito mio? Ma chi è,Ary?" e io: "O lascia stare è mio fratello...gli rispondo dopo!" e così ho continuato a recitare senza sospettare che quella chiamata mi avrebbe reso la persona più felice della terra.
Dopo che ebbi finito di recitare Giuse mi diede due direttive sul mio pezzo: voleva farmelo recitare in modo che sembrassi pazza e quindi dovevo urlare,fare espressioni strane, saltellare di qua e di là e fingere di volare... mmmh ok.
Dopo che ebbi ascoltato i suoi consigli Giuse uscì per ascoltare i musicisti del nostro pezzo di tango mentre io rimasi sola nell'aula. Così richiamai mio fratello.Mi rispose una voce gioiosa che mi diede la notizia più bella che avrei mai potuto desiderare: Aryyyyyyyy!Hai la famigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! e poi mi passò mia madre: Aryyyyy!!Hai la famigliaaaaaaa! "Oddio,Oddioooooooo!" pensai mentre il cuore mi martellava nel petto. " Perchè non hanno chiamato sul mio cellulare?oddio oddio..." risposi a mia madre emozionatissima e con una voglia matta di urlare di felicità. " Hanno provato ma dicevano che non riuscivano a chiamarti sul tuo cell e che eri irraggiungible...." rispose mia madre.
"oddio oddio dove vado ?" chiesi impaziente.
"In TEXASSSSSSSSS!"

mercoledì 19 giugno 2013

When you stop looking it will come.

3/06/2013
When you stop looking it will come.
Good things come to those who wait.
Questa è l'unica cosa che ho capito della vita.
Le cose belle accadono quando meno te lo aspetti. A me è sempre accaduto così.
E' da quando sono tornata dal seminario WEP a Voghera (13-14/04 /2013) che "waitto" impaziente l'agognata chiamata della WEP che mi annunciava la famiglia. E' da circa 2 mesi che continuavo a fissare insistentemente con sguardo supplichevole lo schermo del cellulare sperando sempre che si illumini con il numero con il prefisso di Torino. Mi ricordo che i primi giorni ero proprio fissata,un po' pazza anche: passavo le mie giornate seduta alla scrivania a fissare il cellulare con la segreta speranza che fosse quello il Grande Giorno, Il Giorno in cui mi avrebbero chiamato per dirmi la famiglia. Perciò  impostavo la mia canzone preferita del momento (Suddenly I see di KT Tunstall) come suoneria e la mettevo a tutto volume e buttavo continuamente lo sguardo sullo schermo del cellulare a ogni minimo rumore sospetto. Non so cosa avrei dato per sentire trillare il telefono,rispondere e poi sentire la voce di Serena della WEP che mi diceva:" Ciao Arianna, ti abbiamo trovato la famiglia!" e avrei sentito il cuore martellarmi nel petto,e poi mi sarei messa a urlare,piangere,ridere e saltare di gioia come una matta per la felicità.
 Non so cosa avrebbero pensato i vicini...
Poi sarei corsa per strada e lo avrei detto a tutti: alla parrucchiera, al lattaio, al panettiere,al mio prete e pure al vecchio falegname...
Ma i giorni passavano lenti e interminabili  senza che io ricevessi la famiglia e la mia ansia e il mio terrore aumentavo di giorno in giorno:Oddio ma perché non mi hanno ancora scelto? Oddio sarà perché ho scritto che non sono sportiva? Oddio forse perché ho scritto che sono cristiana...Mi facevo mille paronoie e ogni giorno che passava segnavo sul mio calendario di New York una piccola letterina con il trattopen azzurro: <<W?!>> cioè <<Where Will I go?>>
Stavo facendo diventare  matti tutti con questa storia. Parlavo sempre della mia attesa angosciosa per la famiglia americana con tutti . Faranno santa la mia amica Sara Picci per avermi sopportato...lei era l'unica che mi incoraggiava a avere speranza .. Ma era davvero frustrante quando la gente mi chiedeva: <<Dove vai?In America? wao,che bello! Dove di preciso>>
E io con un sorriso forzato davo sempre la stessa risposta: << Non lo so ancora!>>
A forza di aspettare stavo diventando un po' troppo ossessionata e me ne resi conto qualche settimana fa quando mi venne quasi un infarto: erano le 18.30 di sera circa  e io stavo studiando annoiata filosofia quando all'improvviso il mio cell si illuminò  e sullo schermo apparve un numero sconosciuto. Io risposi curiosa e una voce mi disse: <<Arianna?>> <<Sii?>> risposi con il cuore che mi martellava nel petto. << Ciao sono Serena. Ti chiamo per dirti...>> Oddio. Oddio. " E' Serena della  WEP che mi chiama per dirmi la famigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!" pensai con il cuore che scoppia di felicità. <<che la tua amica Mara  ti ha regalato un trattamento viso per Herba Life>> e il  mio  cuore sprofondò nello sconforto. Oddio stavo per svenire dalla delusione!
Nutrivo dentro di me la segreta convinzione che la WEP mi avrebbe chiamato nei momenti  o più strani o più difficili: prima della verifica di fisica, a Grosseto per il concorso di teatro, a Taizè.
Ero piuttosto triste ma qualche settimana fa  la mia amica Sara Picci , forse mossa dalla compassione di vedermi così disperata di non aver ancora ricevuto la famiglia, mi fece una predizione: <<Allora io dico che tu riceverai la famiglia la prima settimana di Giugno sono sicurissima!
Mamma e papà con una figlia della nostra età e un'altra exchange portoricana
Grande casa con giardino cittadina vicino alle cascate del Niagara e scuola a dieci minuti da casa
Ecco